Implementare Piani di Wellbeing è fondamentale per migliorare il livello di benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. Ma attivarli non basta: è fondamentale misurarne i risultati per valutarne le performance.
Scopriamo di seguito di cosa parleremo:

  • Monitorare il Wellbeing aziendale è essenziale per migliorare l’efficacia, ottimizzare i costi e individuare le attività inefficaci dei piani attivi
  • Misurare il ROI e l’impatto delle strategie di Wellbeing è complesso e richiede KPI specifici
  • L’Aon Wellbeing Index offre un approccio end-to-end per valutare, migliorare e gestire il wellbeing aziendale, coinvolgendo una serie di fasi come il CheckUp, la definizione della strategia e il monitoraggio continuo

Perché è importante misurare il Wellbeing aziendale?

Non tutte le aziende prestano attenzione al concetto della “misurazione”, limitandosi spesso a mettere in campo uno o più strumenti, senza un approccio strategico integrato. Il solo investimento e attivazione di strategie di Wellbeing, però, non è sufficiente: valutare l’andamento della strategia, tenere monitorato l’impatto e verificare che gli obiettivi iniziali vengano raggiunti non sono azioni secondarie.

Esistono infatti molti vantaggi derivanti dalla misurazione dell’efficacia di un piano di Wellbeing aziendale. Tra i principali: 

  • Valutare l’investimento e ottimizzare i costi
  • Migliorare la pianificazione futura 
  • Investire meglio le risorse a disposizione
  • Individuare attività e programmi inefficaci e perfezionarli 
  • Valutare l’impatto del wellbeing aziendale sui dipendenti e la performance aziendale.  

Wellbeing aziendale: si può misurare?

Misurare il ROI – Return On Investment e l’impatto che una strategia di Wellbeing genera sulle persone e sul business può essere sfidante. Ci possono essere aspetti piuttosto complessi da gestire nella misurazione, come: 

  • la difficoltà di individuare i costi e i benefici delle politiche da includere nel calcolo
  • il monitoraggio di questi fattori nel tempo
  • la misurazione disaggregata dell’impatto, ovvero quella relativa alle singole iniziative

Per fare fronte alle difficoltà di misurazione, per le aziende può essere più opportuno individuare un set di Key Performance Indicators specifici, che consentono di monitorare le prestazioni dei processi aziendali in ottica di miglioramento, sviluppando una metodologia personalizzata e più flessibile che aderisca alle esigenze di ogni organizzazione.  

Possono essere presi in considerazione KPI tangibili, che riguardano metriche pressoché quantitative, come ad esempio il beneficio fiscale, e KPI intangibili, come ad esempio la motivazione dei dipendenti, il clima aziendale, la responsabilità sociale dell’impresa per citarne alcuni.

Misurare il ROI del Wellbeing aziendale con l’Aon Wellbeing Index

Per valutare le performance delle strategie di Wellbeing e i rispettivi ricavi, noi di Aon adottiamo il nostro indice proprietario di misurazione del benessere: l’Aon Wellbeing Index. 

Le aziende che hanno necessità di indagare l’andamento del proprio piano vengono sottoposte a una prima fase iniziale, chiamata Wellbeing CheckUp, durante la quale: 

  • vengono valutate le iniziative di wellbeing e dei piani di comunicazione già attivi 
  • vengono sottoposte ai dipendenti survey che hanno come oggetto i 5 pilastri del benessere 
  • viene condotta una misurazione del benessere psico-fisico attraverso l’Health Pod Capsula  
  • viene effettuato un benchmark di settore per identificare il best in class sia con i competitor, sia con i comparable di mercato sui livelli di wellbeing, le coperture assicurative e i flexible benefit

Dall’incrocio dei risultati raccolti in questa fase, nasce l’Aon Wellbeing Index che fotografa lo stato dell’arte dell’azienda. Partendo da questa rilevazione, accompagniamo le aziende nell’individuazione e nella gestione di una nuova strategia integrata e personalizzata, con un approccio end-to-end e sostenibile, che ha come obiettivo aumentare i livelli di benessere organizzativo in modo efficace ed efficiente. .

Alla prima fase di CheckUp seguono quindi:

  • la Wellbeing Roadmap con la definizione di una nuova strategia, attraverso interviste mirate e focus group per identificare iniziative, gap nel piano di wellbeing aziendale, iniziative inefficaci e la stesura di una strategia di comunicazione 
  • il Planning con la gerarchia delle iniziative di wellbeing da implementare e una transformation map, con la definizione delle tempistiche per ogni attività
  • la fase di Go Live che comprende l’analisi di mercato per identificare i migliori servizi da implementare e i relativi provider insieme al lancio del piano di comunicazione. Infine, ci occupiamo di monitorare il progetto e ricalcolare il wellbeing Index alla luce della nuova strategia

Qual è il ROI della tua strategia di Wellbeing? Misuralo e tieni monitorati i tuoi investimenti con noi di Aon. Scrivici a welfare.sales@aon.it per scoprire di più.

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