Il Global Medical Trend Rates Report 2024 si basa sull’indagine condotta in 113 uffici Aon che forniscono consulenza su piani medici sponsorizzati dai datori di lavoro in tutto il mondo. 

Abbiamo chiesto ai professionisti Aon le loro opinioni su quali saranno i prossimi trend riguardanti la spesa sanitaria. 

I punti chiave del Report 

  • I trend 2024 indicano un incremento delle spese sanitarie globali con un tasso previsto del 10,1%, in aumento rispetto al 9,2% del 2023. Instabilità economica e inflazione guidano l’incremento dei costi, con i paesi dell’America Latina e dei Caraibi, del Medio Oriente e dell’Africa in testa alle classifiche di spesa. 
  • Le principali condizioni mediche previste come fattori di incidenza sui costi sanitari nel 2024 includono cancro, malattie cardiovascolari e ipertensione. Per mitigare l’aumento delle spese, le aziende stanno adottando strategie come l’aumento delle franchigie, l’uso di piani con benefit flessibili e iniziative per incrementare l’attenzione dei dipendenti verso la cura del proprio benessere. 
  • Un numero crescente di aziende a livello globale sta implementando le proprie strategie di wellbeing, dichiarandole come priorità principale da qui ai prossimi anni. Per la realizzazione dell’iniziativa, è fondamentale l’integrazione virtuosa con le altre pratiche aziendali, come le attività inclusione e le politiche ESG, al fine di creare coerenza a ridurre le spese associate. 

Il persistente periodo di significativa inflazione e instabilità economica globale continua a esercitare pressioni sul contesto economico attuale, influenzando in modo significativo le spese mediche in molte località del mondo. Nonostante la presenza di segnali di ripresa dei mercati, l’instabilità macroeconomica rimane, sì, uno degli elementi determinanti nell’andamento delle tariffe medico-sanitarie, anche se non l’unico fattore di influenza. Le differenze regionali tra i vari paesi infatti aggiungono ulteriore complessità, insieme alle strategie adottate dalle aziende per mitigare i costi. 

Sebbene si preveda che l’incertezza globale continuerà ad essere presente nei prossimi anni, i risultati della ricerca condotta fanno emergere, per il 2024, un aumento sostanziale degli investimenti delle imprese per il miglioramento del benessere dei propri dipendenti attraverso strategie e piani di wellbeing

Dai dati raccolti nello studio, il livello di incremento complessivo delle spese mediche globali evidenzia una crescita costante, con un tasso atteso del 10,1% nel 2024, superiore al 9,2% del 2023 e più alto dal 2015. L’incremento mostra, inoltre, una tendenza all’aumento generalizzato previsto in termini globali, con ogni regione caratterizzata da livelli superiori di spesa rispetto al 2023. Le aree con le proiezioni di costo più elevate sono l’America Latina e i Caraibi con l’11,7%, il Medio Oriente e l’Africa con il 15,1%, seguiti dall’Europa con il 10,4%, dalle regioni dell’Asia Pacifico con il 9,7% e dal Nord America con il 7,6%. 

Le principali condizioni mediche che si prevede influenzeranno i costi dei piani medici nel 2024 sono le stesse che hanno avuto il maggiore impatto sul trend nel 2023, tra cui cancro e tumori, malattie cardiovascolari, alta pressione e ipertensione

Sebbene queste malattie siano quelle con il maggiore tasso di incidenza, esse trovano associazione in diversi fattori di rischio come la cattiva alimentazione, l’inquinamento atmosferico, l’uso eccessivo di droghe e alcool, l’inattività fisica e la cattiva gestione dello stress, molto influenti nell’insorgere delle stesse condizioni. Diabete, dolori muscolo-scheletrici, malattie legate alle difficoltà respiratorie, problemi di salute mentale, insieme a obesità e mancanza di screening di controllo risultano essere, inoltre, alcune delle cause più incisive nelle spese medico-sanitarie. 

Cosa stanno facendo le aziende per mitigare l’aumento dei costi sanitari? 

I costi legati alla salute e al benessere dei dipendenti sono diventati negli anni, una preoccupazione sempre più importante per le aziende dato il costante aumento delle spese dei piani sanitari. La natura crescente delle tariffe, spesso comporta aumenti dei costi inaspettati o non preventivati, tali da rendere più difficile la loro sostenibilità economica per i datori di lavoro e i dipendenti.  

A livello nazionale, sono sempre più le aziende che stanno cercando di contenere l’aumento delle spese utilizzano una serie di strategie importanti già note: incoraggiando i dipendenti all’utilizzo di cure preventive, per evitare trattamenti più costosi in futuro; coinvolgendo le persone a prestare attenzione al proprio benessere, per ridurre lo stress e l’insorgere di pessime condizioni di salute correlate. 

Tra le misure di contenimento dei costi, per il 2024 è previsto un aumento delle iniziative volte a ridurre l’abuso delle prestazioni sanitarie attraverso l’incremento delle franchigie e delle quote a carico dell’assicurato, con l’attuazione di cambiamenti significativi anche a livello della pianificazione sanitaria. Tra questi, l’uso di piani con benefit flessibili a copertura dei costi complessivi e l’attuazione di maggiori misure di restrizione all’accesso e alla fornitura delle attività rappresentano alcune delle soluzioni adottate. 

All’interno delle iniziative, inoltre, i piani di benefit flessibili emergono come degli asset rilevanti nella strategia globale di contenimento dei costi, con il 60% dei paesi che li considerano attività prioritarie per il 2024. Stati come Spagna, Sudafrica e Stati Uniti li identificano come alcuni dei progetti più cruciali messi in atto fino ad ora. Oltre al controllo dei costi, essi facilitano il cambiamento comportamentale dei dipendenti e fungono da strumento HR, offrendo pacchetti differenziati per attrarre e trattenere i talenti, supportando, allo stesso tempo, le politiche aziendali di Diversità, Equità, Inclusione e Appartenenza. 

Una strategia integrata: Il benessere all’interno delle iniziative aziendali 

Non c’è dubbio quindi che le aziende stiano prendendo sul serio il tema del benessere. Secondo il Report Globale sul Benessere 2022-2023 di Aon, l’83% dei datori di lavoro a livello mondiale ha implementato una strategia di wellbeing, dichiarandola come elemento di precedenza per i prossimi cinque anni. La priorità crescente a livello globale vede, in particolare, paesi come Brasile, Colombia, India, Singapore e Hong Kong impegnati in prima linea su questa tematica. 

Implementare una strategia a lungo termine per la salute e il benessere diventa quindi sempre più cruciale per le aziende al fine di contenere i costi, ma necessita di trovare spazio anche e soprattutto all’interno delle altre iniziative adottate in azienda, come le politiche ESG e le attività legate all’inclusione e valorizzazione della diversità. La promozione del benessere non può, inoltre, astenersi dal considerare aspetti come il finanziamento sanitario a lungo termine, con opzioni come le captive insurance, l‘analisi della sanità basata su dati robusti e la definizione di una strategia ampia che combini dati sanitari con altre fonti chiave per affrontare, attraverso una visione aperta ed esaustiva, le sfide chiave nella salute di oggi e di domani. 

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