In questi ultimi anni, la produttività fine a sé stessa è stata sostituita da altri concetti a cui le aziende iniziano a guardare con maggiore senso di responsabilità e coinvolgimento diretto: il benessere e l’inclusione del personale.

Sostenere la diversità, l’equità e l’inclusione in un contesto lavorativo sano non è sicuramente un tema nuovo per molte organizzazioni. Infatti, 3 aziende su 4 hanno tra i primi obiettivi per il futuro quello di garantire la DE&I – Diversity, Equity & Inclusion – sul posto di lavoro. 

L’interesse e il crescente riconoscimento dei benefici di una strategia efficace di DE&I da parte di stakeholder, management e dipendenti attuali e potenziali hanno rafforzato l’esigenza per le organizzazioni di impegnarsi maggiormente e divulgare i progressi compiuti nel raggiungimento dei propri obiettivi in questo ambito.

Durante il secondo appuntamento degli “Aon Wellbeing Days”, promossi dalla Divisione Health & Benefits di Aon Italia e pensati con l’obiettivo di costruire una nuova cultura del lavoro, si è parlato di strategie di wellbeing inclusive in grado di mettere concretamente l’essere umano al centro. 

Quanto contano le politiche di wellbeing all’interno di un’azienda?

Per rispondere a questa domanda, basterebbe analizzare la ricerca dell’Adp Research Institute “People at Work 2022: A Global Workforce View”, secondo la quale il 75% dei dipendenti prenderebbe seriamente in considerazione la possibilità di cercare un nuovo lavoro, se scoprisse l’esistenza di un divario retributivo di genere iniquo o l’assenza di una politica di diversità e inclusione nell’azienda.

Questo dato mette in luce in modo lampante come le diverse esigenze di benessere delle persone di diverse etnie e identità diventino un punto di partenza fondamentale per creare business di rilievo e sostenibili, dove tutti sono inclusi e nessuno viene tralasciato.

Responsabilità e coinvolgimento diretto

Sul benessere e l’inclusione del personale si è soffermata la consulente e attivista per i diritti umani e digitali Pegah Moshir Pour, che ha spiegato come la creazione di ambienti di lavoro paritari e armonici sono diventati centrali per tutte quelle aziende che, abbracciando una causa globale, vogliono eccellere nel mercato come realtà resilienti, responsabili e virtuose, perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Alcune aziende utilizzano i famosi 17 obiettivi dell’Agenda semplicemente come dei badge da esporre nel proprio sito, ha commentato Pegah Moshir Pour mentre invece la realtà è ben diversa. Un’azienda che non accetta diversi generi o diverse culture non ha automaticamente spazio nel mondo. Mai come in questo periodo si sta parlando sempre di più di un nuovo umanesimo che mette al centro gli esseri umani e le responsabilità che hanno verso il futuro, per un benessere comune e un pianeta più sostenibile.”

Come promuovere l’inclusività attraverso i servizi di Wellbeing?

Proprio per rispondere a questa domanda durante l’evento si è tenuta una tavola rotonda con Luca Trevisan, Direttore Risorse Umane di Contship, Claudio Dozio, EMEA Chief People Officer di Aon, Elisa Gallo, Responsabile Talent & Development di Capgemini e Rosaria Fedrizzi, Responsabile People Caring, Diversity & Inclusion del Gruppo CAP. 

Per quanto riguarda l’approccio di Aon sul tema della selezione del personale e sul ruolo della Diversity & Inclusion, – ha dichiarato Claudio Dozio è fondamentale articolare il tutto nell’ambito di una strategia che deve includere quattro aree di intervento: la parte di reclutamento e selezione, quella di education, formazione e sviluppo, quella di promozione e quella di rappresentazione. Abbiamo cercato di realizzare in queste quattro aree delle azioni molto pratiche e concrete. Dal punto di vista della selezione del personale esistono due programmi di formazione, sia a livello nazionale che globale: uno, più generico, è relativo alla rimozione dei pregiudizi che sono alla base delle incomprensioni all’interno delle comunicazioni tra le persone, l’altro, più diretto, è un workshop specifico, obbligatorio per tutti i manager, su come svolgere un’attività di selezione basata sui concetti di Diversity & Inclusion.

Di lavoro e inclusione ha parlato anche Luca Trevisan: “Oggi per guidare in treni non serve più la forza fisica. Eppure, si pensa ancora che questo sia un lavoro per soli uomini. Nonostante la forza fisica non serva più, questa cultura del tutto sbagliata circola ancora. In Contship abbiamo portato avanti un’azione di comunicazione molto forte verso le persone. Il risultato? Adesso abbiamo le nostre ragazze che guidano i treni, e li guidano esattamente come gli uomini. E abbiamo le ragazze che lavorano al porto, esattamente come gli uomini”.

In Capgemini – ha affermato Elisa Gallo – affrontiamo il tema dell’inclusività attraverso diversi strumenti; in particolar modo l’offerta di wellbeing viene declinata a seconda dei diversi bisogni, perché ci siamo resi conto che si tratta di un tema molto sentito. Quindi abbiamo definito un nuovo standard per segmentare la nostra popolazione, per esempio attivando delle politiche dedicate alla genitorialità, sia per le madri che per i padri. Sulle diversità generazionali invece il nostro wellbeing in questo momento è concentrato sul promuovere il modello di Hybrid Working per meglio coniugare le esigenze di flessibilità: per esempio riconosciamo alle nostre persone la possibilità di lavorare con un orario flessibile che richiede una “raggiungibilità” di cinque ore al giorno nell’ambito dell’orario lavorativo definito dal nostro accordo integrativo”.

Sulla cura e sull’attenzione delle persone si è espressa Rosaria Fedrizzi: “Dopo il periodo della pandemia ci siamo domandati quali fossero i nuovi bisogni delle nostre persone, per cui insieme ad Aon abbiamo brevettato un progetto molto importante: dopo aver intervistato tutta l’azienda abbiamo istituito un piano di wellbeing che potesse andare incontro a ogni necessità. Questo piano ha portato all’apertura di un asilo nido aziendale, di spazi di lavoro aperti, ma anche di nuovi servizi di aiuto alle nostre persone come ad esempio la telemedicina e l’Employee Assistance Program. Quest’ultimo le supporta nel sostegno psicologico, nel servizio di ricerca di badanti o baby sitter, fino alle consulenze legali amministrative. Nel frattempo stiamo lavorando anche sull’inclusione e sulla parità di genere, attivando per esempio un progetto che prevede l’inserimento di persone con disabilità cognitive o sottoscrivendo un protocollo con la consulta femminile di Milano ai fini di creare una strategia contro le molestie e/o le violenze nei luoghi di lavoro”.

“Noi di Aon lavoriamo da sempre a sostegno del benessere in tutte le sue forme, compresa quello sociale, e vogliamo promuovere una nuova cultura di Diversity & Inclusion, convinti che l’inclusione e la diversità guidino il prosperare non solo delle aziende, ma di comunità intere” ha commentato a fine evento Romina Colciago, Head of Strategy della Divisione Health & Benefits Aon Italia. “Quello che cerchiamo di fare è connettere i bisogni delle persone e delle organizzazioni con le strategie. Oggi ci posizioniamo come un provider unico e globale, su tutte quelle che sono le tematiche del benessere, con una serie di strategie integrate, inclusive e soprattutto sostenibili”. 

Clicca qui per ripercorrere il primo appuntamento degli Aon Wellbeing Days.

Aon a sostegno del benessere in tutte le sue forme

L’obiettivo di Aon Italia è quello di supportare i clienti nel costruire ambienti di lavoro inclusivi che permettano a talenti diversi di crescere e ottenere i risultati migliori, attraverso piani di wellbeing che prendano in analisi la dimensione prismatica della diversità.

Aon si prende cura del benessere e dell’inclusività delle persone, e lo fa anche attraverso scelte importanti: promuovendo il Dive In Festival, evento ideato dal 2015 dai Lloyd’s per rafforzare la consapevolezza sui temi di Inclusion & Diversity e stimolare una visione diversa del settore assicurativo, e partecipando con orgoglio alla parata del Pride dello scorso 24 giugno.

https://www.aon.com/risingresilient/it/whitepaper/diversity-equity-and-inclusion-in-the-workplace/

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