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2025 Climate and Catastrophe Insight Report

Nel 2024, le perdite economiche derivanti da calamità naturali hanno raggiunto i 368 miliardi di dollari, causate dalle intense tempeste convettive e degli uragani verificatisi negli Stati Uniti e dalle inondazioni che hanno colpito l’Europa. Questi eventi evidenziano l’urgenza e l’importanza di adottare misure di adattamento e mitigazione, oltre a sottolineare le opportunità per migliorare la protezione delle persone e garantire la resilienza economica globale.

Key Takeaways

  1. Le catastrofi naturali continuano a generare perdite economiche senza precedenti
  2. Il 60% dei danni economici causati da catastrofi naturali nel 2024 non aveva copertura assicurativa
  3. Le perdite assicurate causate da eventi climatici hanno raggiunto i 145 miliardi di dollari a livello globale, il sesto valore più alto mai registrato
  4. L’Italia è un Paese ad alto rischio climatico e sismico, con un significativo gap assicurativo
  5. La resilienza globale dipende da strategie efficaci di prevenzione e risposta

Il 2024 ha segnato un altro anno di devastanti perdite economiche globali causate da eventi naturali estremi, con un totale di 368 miliardi di dollari di danni. Sebbene il dato rappresenti una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (397 miliardi di dollari), il 2024 si conferma come il nono anno consecutivo con perdite superiori ai 300 miliardi di dollari. Questi dati confermano che gli eventi atmosferici sono sempre più frequenti e costosi.

Come sottolineato nel 2025 Climate and Catastrophe Insight report, gli eventi catastrofici del 2024 – insieme ai tragici avvenimenti in California all’inizio dell’anno – evidenziano l’urgenza e l’importanza di fronteggiare questa problematica adottando soluzioni sempre più rapide e tempestive, per mitigare i rischi e limitare i danni futuri.

Un gap assicurativo troppo elevato

Nonostante un aumento delle perdite assicurate nel 2024, il gap di protezione rimane significativo: il 60% delle perdite economiche globali non era coperto da assicurazione. Questo significa che governi, imprese e privati cittadini hanno dovuto affrontare costi di ricostruzione senza un adeguato supporto finanziario, aumentando l’impatto economico delle catastrofi.

Negli ultimi anni, il settore assicurativo ha visto un aumento delle perdite coperte, con 145 miliardi di dollari risarciti nel 2024, rendendolo il sesto anno più costoso mai registrato. Tuttavia, senza una maggiore diffusione di strumenti di protezione, il rischio economico legato ai disastri naturali continuerà a crescere.

Gli eventi catastrofali più costosi del 2024

Nel 2024 si è registrato un aumento delle perdite economiche causate dalle tempeste convettive, con almeno 54 eventi globali che hanno comportato danni superiori a 1 miliardo di dollari, un dato superiore alla media storica di 44 eventi all’anno.

L’uragano Helene è stato l’evento globale più costoso del 2024, causando danni per 75 miliardi di dollari e 243 vittime. L’uragano Milton, invece, è stato il più costoso tra i sinistri assicurati a livello globale, con 20 miliardi di dollari di danni. Questi eventi hanno contribuito in modo determinante al fatto che il 78% dei danni assicurati a livello globale sia stato registrato negli Stati Uniti.

Inoltre, dal punto di vista climatico, il 2024 ha segnato l’anno più caldo mai registrato con venti Paesi che hanno raggiunto temperature record.

L’andamento del quadro climatico globale evidenzia la necessità di strategie più avanzate di adattamento e di un ripensamento delle politiche di gestione del rischio, sia a livello assicurativo che normativo.

Italia: vulnerabilità elevata e copertura assicurativa limitata

Nel 2024 l’Italia non ha registrato ingenti perdite assicurative. Tuttavia, ci sono stati eventi significativi, come le alluvioni in Emilia Romagna avvenuti nel mese di settembre e di ottobre che, oltre ad aver avuto forti impatti sulla comunità, hanno generato perdite non trascurabili. Inoltre, è importante sottolineare come sia aumentata la frequenza e la severità di questi eventi, sia per effetto del cambiamento climatico sia per fattori legati all’aumento dell’esposizione ai rischi naturali nelle aree più urbanizzate e all’aumento del costo di costruzione medio.
Questi eventi hanno messo in evidenza, ancora una volta, un significativo gap assicurativo rispetto ai danni economici.

Investire in resilienza per ridurre l’impatto delle catastrofi

L’adozione di misure di prevenzione e resilienza è fondamentale per ridurre l’impatto economico e sociale delle catastrofi. Nel 2024, 18.100 persone hanno perso la vita a causa di eventi naturali. Questo numero è inferiore alla media del 21° secolo, che si attesta a 72.400.

Questo miglioramento è attribuibile a:

  • Sistemi di allerta sempre più efficaci
  • Migliori previsioni climatiche
  • Piani di evacuazione più strutturati

Tuttavia, il trend delle perdite economiche dimostra che la prevenzione resta una sfida prioritaria. Un approccio integrato tra settore pubblico e privato è essenziale per rafforzare la capacità di risposta globale, attraverso investimenti mirati in protezione assicurativa, mitigazione del rischio e infrastrutture più resilienti.

Nuovo obbligo assicurativo: un passo verso una maggiore protezione

A partire dal 31 marzo 2025, tutte le imprese saranno tenute a sottoscrivere un’assicurazione obbligatoria contro gli eventi naturali catastrofali. Questa misura rappresenta un passo importante per ridurre il divario assicurativo nel nostro Paese, dove ancora oggi molte aziende non dispongono di una copertura adeguata contro rischi climatici sempre più frequenti e costosi. Sebbene il decreto non preveda specifiche sanzioni per la mancata sottoscrizione, l’introduzione di questo obbligo segna un cambiamento significativo nell’approccio alla gestione del rischio, incentivando una maggiore diffusione della protezione assicurativa.

L’obbligo normativo arriva in un contesto in cui il 60% delle perdite economiche globali nel 2024 non era coperto da assicurazione, esponendo imprese e comunità a costi elevati e difficoltà nella ripresa post-evento.

Per le imprese, questo nuovo quadro normativo pone due domande cruciali:

  • Quali sono le coperture obbligatorie e come scegliere la soluzione più adatta?
  • Come ottimizzare il costo della polizza mantenendo una protezione efficace?

Grazie alla propria esperienza nella gestione del rischio, Aon supporta le imprese nell’identificare soluzioni personalizzate, in linea con il nuovo obbligo normativo e con le esigenze specifiche di ogni settore.

Attraverso un’analisi dettagliata dei rischi aziendali e del portafoglio assicurativo, Aon aiuta le imprese a comprendere i requisiti della nuova normativa e gli impatti sulle proprie attività, valutare le migliori opzioni di copertura, sfruttando soluzioni assicurative innovative e adottare strategie di mitigazione del rischio, per integrare la protezione assicurativa con misure di prevenzione.
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