smart working
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C’è chi l’ha definito come “il più grande esperimento di lavoro a distanza mai attuato nel nostro Paese”, un mega test per tutte le aziende: dalle più grandi, che avevano già iniziato da tempo ad organizzarsi e a fare proprie le nuove tecnologie e le modalità smart del lavoro, alle più piccole, che in alcuni casi hanno dimostrato il ritardo accumulato negli ultimi anni.

Certo è che l’emergenza sanitaria dettata dal nuovo Covid-19 ha riportato o addirittura portato per la prima volta sul tavolo di molte aziende il tema dello Smart Working, che si è presentato fin da subito come lo strumento più adatto per rispondere in maniera tempestiva alla situazione contingente e alla potenziale paralisi che le aziende italiane avrebbero potuto vivere da lì a poco.

È così che da un giorno all’altro, da Nord a Sud, la maggior parte delle aziende hanno dovuto fare i conti con una nuova rappresentazione del concetto tradizionale di lavoro e con quelle che sono ritenute a tutti gli effetti le linee guida del modello lavorativo: definizione degli obiettivi di business, corretta gestione del tempo, competenze digitali, fiducia nei propri collaboratori, capacità di interagire in team. Ma non è sufficiente. A tutto questo si aggiunge il fondamentale investimento in adeguate tecnologie e nel potenziamento di device e reti che sono il primo fattore responsabile del cambiamento degli spazi di lavoro: mobile, instant messaging, servizi di videoconferenze, sincronizzazione dei file e molto altro. Un ecosistema organizzativo che allinea persone, tecnologie e processi con lo scopo non solo di ottimizzare l’operatività aziendale ma di renderla efficace anche nei momenti di maggiore emergenza.

Aon, attraverso numerosi progetti attuati sia a livello internazionale che nazionale, ha attuato le prime sperimentazioni di Smart Working ancora nel 2017, lavorando fin da subito su tre aspetti fondamentali:

  • gestione dei dipendenti non più in un’ottica di controllo ma di raggiungimento degli obiettivi assegnati;
  • collaborazione interfunzionale tra i diversi team;
  • fiducia dei manager nei propri collaboratori.

Un sistema che si può dire vincente, considerato che lo Smart Working è stato ormai adottato dal 100% dei dipendenti negli ultimi due mesi, con il coinvolgimento di tutte le sedi italiane e con la trasformazione in modalità smart anche delle mansioni più manuali. Aon, infatti, è stata una delle prime aziende italiane che, fin dai primi segnali dell’emergenza dello scorso 21 febbraio, ha imposto lo Smart Working a tutti i 1.700 dipendenti, attuando fin da subito le più alte misure precauzionali.

Quella che tutti noi stiamo vivendo è quindi una rivoluzione in quattro stadi, che coinvolge persone, spazi, cultura e strumenti: un’occasione per il lavoro del futuro, che dovrà essere sempre più indipendente dallo spazio e dal tempo e che vedrà ancora nuove evoluzioni durante la fase 2 di questa emergenza sanitaria.

Per raccontare l’esperienza di Aon sull’adozione e sulla gestione dello Smart Working, abbiamo organizzato lo scorso 16 aprile in collaborazione con ANRA un webinar dal titolo “Lo Smart Working in Italia tra gestione dell’emergenza e prospettive future”.  Moderati da Carlo Cosimi, Vice Presidente ANRA e Head of Corporare Insurance and Risk Financing SAIPEM, hanno partecipato in qualità di relatori di Aon Donato Parma, HR Director, Giancarlo Baglioni, COO e CIO e Erica Nagel, Chief Marketing and Communication Officer.

Un interessante momento di confronto che ha toccato i punti fondamentali della modalità operativa e le sue implicazioni per le aziende. A concludere l’incontro uno spunto di riflessione: che lo Smart Working ci abbia mostrato la giusta direzione da prendere in termini di worklife balance, sostenibilità ambientale e digitalizzazione? Sicuramente la Fase 2 comporterà una nuova modalità operativa e lo Smart Working ci potrebbe aiutare a trovare un giusto equilibrio nella nuova dimensione lavorativa e personale che tutti noi dovremo affrontare.

Vi invitiamo a riascoltare la sessione online cliccando qui! Buon ascolto!

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