Close up of Green Planet in Your Hands. Save Earth. Environment Concept.

Lo scorso 8 aprile si è tenuta la terza edizione del “Sustainable Economy Forum”, l’evento internazionale organizzato dalla comunità di San Patrignano e Confindustria per riflettere sul tema della sostenibilità e che mira ad offrire un contributo concreto per favorire un percorso di necessaria evoluzione culturale. Il focus di quest’anno, strettamente connesso alla contingenza epidemiologica, è stato sulla salute e sulla sua stretta correlazione con lo sviluppo di un’economia sostenibile, con la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

Carlo Clavarino, Executive Chairman Aon Risk Solutions EMEA, e Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, hanno aperto i lavori concentrando il loro intervento rispettivamente sulla necessità di un cambiamento in chiave sostenibile, messo ancora più in luce dalla pandemia da COVID-19, e sulla situazione politica italiana, con un occhio di riguardo al tema della sostenibilità sociale, riflettendo sul contributo che ogni Paese può dare a questo proposito.

Durante il discorso di apertura, Carlo Clavarino, in qualità di  Presidente della Fondazione San Patrignano, ha affrontato il tema della pandemia, sottolineando come l’emergenza sanitaria abbia evidenziato con grande forza la necessità e l’urgenza di trovare nuovi modelli condivisi di sviluppo e di crescita, confermando ancora una volta quanto sostenibilità e responsabilità sociale siano centrali nell’implementazione di nuovi modelli che impattino su salute, ambiente, economia, innovazione tecnologica e finanza, intesa come un insieme di strategie di investimento sostenibili e responsabili per garantire un uso razionale delle risorse nel tempo.

La pandemia, inoltre, ha accentuato le diseguaglianze sociali ed economiche dei nostri Paesi e, allo stesso tempo, accresciuto la consapevolezza dell’urgenza di mettere in atto uno sviluppo sostenibile da parte delle Nazioni: la sostenibilità, infatti, si presenta come una responsabilità condivisa, un fattore strategico competitivo imprescindibile per uno sviluppo economico, sociale e ambientale armonico di tutti i Paesi.

Sempre in tema di sostenibilità e responsabilità sociale, Carlo Clavarino ha portato l’esempio della Comunità di San Patrignano, che in Italia e nel Mondo è un modello di impresa sociale all’interno della quale viene messa al centro la persona in base al principio di solidarietà, che dovrebbe permeare sempre di più non soltanto le imprese sociali ma, più in generale, tutte le realtà imprenditoriali.

La Comunità di San Patrignano, infatti, non è soltanto il punto di riferimento nel recupero dalla tossicodipendenza e dal disagio sociale, ma un’impresa sociale con peculiarità specifiche che la portano ad essere un’avanguardia nel panorama italiano.

Il modello organizzativo di San Patrignano è infatti propriamente quello di una impresa sociale moderna, grazie a tre fattori chiave che caratterizzano la Comunità: la gratuità, l’autosostegno e la verificabilità dei risultati. San Patrignano è infatti totalmente gratuita per i ragazzi e per le loro famiglie, senza richiedere fondi né allo Stato né ad altri Enti Pubblici, rappresentando un’efficace risposta al gap sempre crescente tra la domanda e l’offerta di servizi pubblici.

I principi costitutivi alla base della Comunità racchiudono in sé molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nell’Agenda ONU al 2030. Da 43 anni San Patrignano è vicina ai giovani più fragili ed emarginati, ai quali la Comunità ha sempre teso la mano per appianare le disuguaglianze e aiutarli a reinserirsi gradualmente nella società, attraverso un cammino fatto di autostima, dignità e responsabilità, nel rispetto dei tempi e delle necessità di ciascun individuo. 

Per rivedere il discorso di apertura di Carlo Clavarino, è possibile cliccare qui:

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