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L’Executive Risk Survey 2022 di Aon dimostra che i leader preparati alle incertezze economiche accettano i rischi e prendono decisioni migliori

Aon ha recentemente diffuso i risultati della Executive Risk Survey 2022 Making Better Decisions in Uncertain Times”, da cui emerge come le decisioni migliori nella gestione del rischio vengono assunte dai leader più preparati a fronteggiare e gestire con successo i momenti di grande volatilità e incertezza economica.

Aon ha condotto più di 800 interviste con C-suite leader e dirigenti di aziende con più di 500 dipendenti per rispondere a domande riguardanti, ad esempio, le caratteristiche che differenziano un leader molto preparato ad affrontare una recessione dagli altri o in che modo un leader assume decisioni migliori per posizionare la propria azienda in una traiettoria di crescita in un momento cruciale come quello attuale.

Dalla ricerca si evince che una netta maggioranza (79%) dei soggetti intervistati si aspetta una recessione quest’anno e che appena un 35% dichiara di sentirsi molto preparato ad affrontarla.

I leader che sono pronti allo scenario di una recessione condividono quattro convinzioni fondamentali:

  1. Accettare il rischio è l’unica opzione. Il 62% dei manager più preparati concorda sul fatto che la propensione della propria azienda al rischio è aumentata in scia all’attuale contesto macroeconomico. Inoltre, per le aziende che ritengono di essere molto preparate a fronteggiare la recessione, affrontare il rischio non è una scelta, bensì una questione di sopravvivenza.
  2. Le analisi e la consulenza di stakeholder interni ed esterni sono elementi fondamentali per prendere decisioni migliori. I leader molto preparati sono due volte più propensi ad apprezzare la consulenza di un advisor esterno per migliorare la capacità della propria azienda di intraprendere buone decisioni e affrontare i rischi. I manager ottimisti resistono anche alla tentazione di rallentare le assunzioni nonostante le difficili condizioni economiche. A tal proposito, il 42% dei leader più esperti si impegna molto per attrarre e trattenere i migliori talenti di livello executive, rispetto ad appena il 22% degli altri leader.
  3. Il Covid-19 ha mostrato che i rischi sono interconnessi. Il 61% dei manager molto preparati concorda nell’affermare che i rischi sono interconnessi, sulla base dell’esperienza maturata durante la pandemia da Covid-19. Inoltre, una netta maggioranza (73%) dei leader più esperti crede fortemente che la pandemia li abbia preparati a reagire con rapidità ai rischi emergenti, aumentando la loro fiducia nell’affrontare una recessione.
  4. Non frenare gli investimenti a lungo termine – né ignorare i rischi long-tail. I cinque rischi principali su cui tutti i leader aziendali riferiscono di essere maggiormente focalizzati sono: inflazione, crisi finanziaria, forniture di energia, attacchi cyber e interruzioni nella supply chain. Oltre a trattare questi rischi, un leader molto preparato guarda al futuro e dedica molto più tempo alle sfide sul lungo termine, tra cui la disuguaglianza economica e sociale, le tecnologie dirompenti, le criptovalute e la blockchain. Analogamente, quasi la metà dei leader molto preparati (49%) dedica molto tempo al tema del cambiamento climatico, a fronte di un 26% per gli altri leader.

La ricerca è stata condotta online tra il 2 e il 15 settembre 2022, intervistando 815 C-suite leader, partner, dirigenti e altri executive di aziende attive in diversi settori con più di 500 dipendenti, in Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Questo report segue quello del 2020 “Are You Prepared for the Next Big Threat?” e del 2021 “A New Approach to Volatility: The Importance of Making Better Decisions”.

I risultati completi sono consultabili al seguente link:

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