covid-19
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La diffusione dell’epidemia dal nuovo SARS-CoV-2 sta causando e causerà per un non breve periodo impatti su molteplici ambiti (economico, sociale, politico) e portando con sé diverse problematiche, a cui Aon si propone di rispondere con prodotti e servizi volti ad affrontare al meglio la situazione di crisi contingente e a mitigarne i rischi connessi.

Rischi che spaziano, nel caso specifico delle aziende a cui vogliamo dedicare questo approfondimento, dalla gestione di un eventuale focolaio epidemico in sede o in zona, alla business interruption, al cyber, a potenziali crisi di cash flow, solo per citarne alcuni. Aon ha categorizzato le difficoltà che le Società di questi tempi si trovano a dover affrontare suddividendole in tre macro-categorie:

  • People&Governance;
  • Finance&Legal;
  • Business&Operation

People & Governance

In relazione al primo ambito, People&Governance, fondamentale per le aziende è reagire rapidamente attivando un team e processi tipici del Crisis Management che possano tempestivamente ed ordinatamente prendere decisioni e comunicare internamente ed esternamente con coerenza, trasparenza, efficacia e tempestività. Risulta quindi cruciale prevedere una chiara e strutturata metodologia di comunicazione sulle azioni che l’azienda intraprende alla luce del contesto, della responsabilità e sostenibilità sociale allargata e in particolare verso gli stakeholders principali. Per la tutela del benessere psicofisico dei dipendenti le società hanno necessità di predisporre piani di gestione per limitare il rischio di contagio e abilitare, anche con soluzioni emergenziali quanto sicure ed affidabili, lo smart working; iniziative di cui abbiamo sentito parlare molto nelle scorse settimane.

Finance & Legal

Per quanto concerne la parte Finance & Legal, ci troviamo a fronteggiare una inusuale crisi contemporaneamente di domanda e di offerta. Il Cash Flow può conseguentemente subire impatti critici dovuti al rallentamento dei ricavi a fronte di costi fissi strutturali, all’allungamento dei tempi di pagamento da parte dei clienti e dall’estrema volatilità di domanda e forniture. Durante la gestione di una crisi è cruciale disporre di strumenti di Re-Forecasting continuo e rapido, in grado di analizzare e dettagliare gli effetti di scenari multipli di evoluzione del fenomeno COVID-19 (modelli di analisi “what-if” e risk-scenario-based) e disporre di modelli e strumenti che supportino le decisioni ed eventualmente l’accesso a fonti ordinarie e straordinarie di finanziamento, anche basandosi sulla revisione dei piani industriali e di investimento. La diffusione del COVID-19 reca anche rischi in campo legale, quali il possibile non adempimento alle obbligazioni contrattuali verso gli stakeholders (clienti, fornitori, creditori, autorità, ecc.), nonché molteplici implicazioni e necessità su temi giuslavoristici, con le decisioni connesse alla CIG straordinaria, alla tutela della salute del dipendente, alla riallocazione della forza lavoro o ad eventuali licenziamenti.

Business & Operation

L’ultimo ambito di rischio è quello relativo a Business & Operation. Il principale driver è cercare di assicurare la Business Continuity, che può essere minacciata dal diffondersi a livello globale dell’epidemia Coronavirus con il materializzarsi di molteplici, spesso interconnessi, scenari; occorre quindi identificare i processi critici, ossia quelli per cui l’interruzione potrebbe comportare impatti non sostenibili per l’Organizzazione, valutare piani alternativi di Supply Chain, logistici e di gestione della forza lavoro e mappare i fornitori di primaria importanza per l’attività disegnando ed implementando piani B. In conseguenza a situazioni di crisi come quella che stiamo attraversando, uno dei temi più dibattuti è legato all’IT e al Cyber: al crescere del numero di persone che operano da remoto, talvolta con poca esperienza e strumenti emergenziali, si apre la strada a numerose minacce rispetto a riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e degli strumenti informatici. Minacce nelle quali trova terreno fertile chi volesse approfittarne per attività di hacking o di phishing. In tali frangenti risulta imprescindibile effettuare, preliminarmente o appena possibile, un assessment cyber per verificare la sicurezza dei sistemi, delle connessioni e dei processi e, se possibile, anche l’adeguatezza della formazione dei dipendenti e prevedere polizze per tutelarsi al meglio.

Aon, con 1.700 collaboratori in smart working in tutta Italia, offre supporto immediato alle aziende attraverso soluzioni tailor-made di pronto dispiegamento e, nel medio termine, progetti consulenziali di assessment per rivedere i piani di Risk Management e far sì che in futuro esse siano maggiormente pronte a gestire situazioni catastrofali di questa portata e affrontare contesti di forte volatilità ed incertezza.

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